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All reviews - Movies (30) - DVDs (1) - Games (3)

The Good Heart review

Posted : 13 years, 2 months ago on 16 February 2011 01:25 (A review of The Good Heart)

Gran bel film, visto naturalmente in lingua originale. Mai noioso, grandissimo Brian Cox, bravino anche Paul Dano.


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The Boat is Full (1981) review

Posted : 13 years, 3 months ago on 10 January 2011 10:18 (A review of The Boat is Full (1981))

titolo italiano "La braca è piena"


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Marquis de Sade's Justine (Deadly Sanctuary) (1969) review

Posted : 13 years, 4 months ago on 3 December 2010 06:15 (A review of Marquis de Sade's Justine (Deadly Sanctuary) (1969))

Romina power sembrerebbe aver girato due film identici nel 1969, mi sembra strano, ma guardate qui ( [Link removed - login to see]


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Justine review

Posted : 13 years, 4 months ago on 3 December 2010 06:14 (A review of Justine)

Romina power sembrerebbe aver girato due film identici nel 1969, mi sembra strano, ma guardate qui ( [Link removed - login to see]


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Kick-Ass review

Posted : 13 years, 5 months ago on 22 November 2010 06:38 (A review of Kick-Ass)

A really cool film with some action and really really good action and pulp scenes in it. I loved the film especially from the middle on to the end.


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The Killer Inside Me review

Posted : 13 years, 5 months ago on 22 November 2010 06:33 (A review of The Killer Inside Me)

Really hard to beat, but it takes your breath until the end. Two scenes really gore, i can't stand really good, but the entire pelicula is really good. Casey Affleck acted really cool, he is right in the part of the disturbed sheriff, i loved him. I liked this film and give it a "five up".


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You'll like it anyway, even if you don't use FB.

Posted : 13 years, 5 months ago on 10 November 2010 09:34 (A review of The Social Network)

Gran bel film. Alla fine della visione ero molto contento ed eccitato. Computer, programmazione, college, soldi, idee e ancora computer, dai server ai desktop ai linux ai portatili tirati per terra. Si apprende che dietro un sito per quanto semplice può esserci un mondo di interessi, vite, avventure, soldi a palate, studio, idee veramente deflagrante. E ci vuole molto spirito e decisione nel portare avanti la propria idea e per difenderla dagli squali.
Il film è ben girato e vario e picca in noia solo marginalmente, nonostante non sia di genere avventuroso o d'azione.
Il protagonista è dipinto come incapace di espressioni facciali e sentimenti, o lo è l'attore o Zuckerberg ha qualche problema socio-affettivo. Non ce ne raccontano il background, ma si apprende che egli è genio generico e soprattutto nelle cose della programmazione, ma nulla si sa del suo background.
Chi è e dove và? Forse è una cosa dovuta per concentrarsi sulla nascita dell'idea e sulla sua crescita (FB) e null'altro.

Idee che ci vogliono far acquisire subliminalmente:
- ha fatto tutto da solo e gli altri sono tutti squali;
- è tutta farina del suo sacco;
- se si è geek si può andare in giro in mezzo alla neve in ciabatte e senza calzini e a pantaloni corti, tanto si è immortali;
- il rettore di Harvard è uno str****.

Inciso finale: è il film di Facebook. No, è il film sulle startup, sulla Silicon Valley con solo un piccolo riferimento ad essa, la presenza del fantasma di Napster lo certifica, è il film sulle buone idee che diventano sito e diventano famose. Facebook è un modo di parlare di tutto ciò, è una etichetta, di Facebook non si vede mai neanche un bit in primo piano, al limite se ne vede qualche pagina sullo schermo del computer sullo sfondo e lo si riconosce per il caratteristico "bandaggio blu", lo si immagina che lo sia, ma potrebbe benissimo essere un sito con gli stessi colori. E questo è un ulteriore merito.


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Everyone's Hero review

Posted : 13 years, 5 months ago on 4 November 2010 06:44 (A review of Everyone's Hero)

Molto bello, molto curato nella ricostruzione storica del periodo della depressione e dell'"auge" del baseball e dei suoi miti. Storia, qualità, intrattenimento, ma perchè non piace? Un cartone di serie A+, stranamente relegato a serie B- ma non si capisce perchè. Piccola chicca la presenza in produzione di Cristopher Reeve, il superman morto e che non ne ha mai vista l'uscita.


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Dead Man's Shoes review

Posted : 13 years, 6 months ago on 27 October 2010 05:12 (A review of Dead Man's Shoes)

Filmone! A tratti crudo, crudele, vendetta ghiacciata, grondante di vendetta e rabbia, ma anche determinazione ed attesa del giusto ritmo di massacro. Grandi gli attori nella loro semplicità, magistrale lo spastico che sembra realmente tale, spaccato di una Inghilterra (o similia) nella sua parte più depravata, stupida ed inutile. Specchio di azioni che possono compiere i deficitari quando in gruppo, violenza gratuita sul debole compiuta senso un senso, questa pellicola è thriller, senza esserlo, horror, senza esserlo, splatter senza esserlo, ma racchiude in sè tutto il meglio di questi generi. Ne consiglio la visione, ne vale la pena, lo dice anche Marco.


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Summer in Andalusia review

Posted : 13 years, 6 months ago on 25 October 2010 11:03 (A review of Summer in Andalusia)

Recensione by Matte
Episodi Visti: 1 --- Voto: 9

Ma come? un animé sportivo SENZA GIAPPONESI? Senza mosse speciali? Senza improbabili colpi di scena? Ebbene sì. Questo è Summer in Andalusia, l'animé sceneggiato da Cassani e De Zan... (ovviamente, sto scherzando).

Andiamo con ordine. SiA racconta la storia di una singola tappa della Vuelta, in una calda, caldissima giornata nella più torrida regione della penisola iberica, l'Andalusia.
Il gruppo procede stancamente quando due corridori di una infima squadretta ricevono l'ordine dal direttore sportivo di andare in fuga per far contenti gli sponsor (sembrerà strano, ma da appassionato di Velò vi assicuro che funziona così...). Uno di questi, Pepe, sta per vivere una giornata speciale... la corsa attraversa la sua regione, passerà di fronte al bar della sua infanzia e, proprio nelle ore della corsa, il fratello maggiore si sposerà con la donna che lui ha amato sin dall'infanzia - ed il cui rifiuto ha spinto a dedicarsi integralmente alla dura e severa disciplina della bicicletta.

Ovviamente non vi rivelo altro... vi dico solo che la storia di SiA si completerà con una bellissima volata finale che, pur scontata nell'esito, rimane una delle cose più belle mai dedicate allo sport dall'animazione nipponica.

Passiamo al lato tecnico: animazioni pulite, gestite in perfetto stile Miyazaki, integrate con un discreta (in entrambi i sensi) animazione CGI, che permette di rendere con successo la velocità della corsa, specie nelle sue fasi finali. Un plauso, sincero, a tutto il pacchetto di realizzazione. Abbiamo di fronte un vero spaccato di vita di un ciclista, realistico come nessun serial e nessuna fiction è mai stato... dalla gestione della corsa alle magagne fra ciclisti, e soprattutto a ciò che raramente la televisione ci mostra. Il carrozzone di una tappa di una grande corsa a tappe, la durezza dello sforzo, la silenziosa vioenza di uno sport in cui tutto si deve a quello strumento, ed al quale tutto va sacrificato...

Un prodotto, da qualsiasi parte lo si guardi, quasi perfetto. Miyazaki sarebbe orgoglioso di questi suoi imitatori...

Bello, bello, bello...

(oh, sarà che sono appassionato, ma SiA è per me un sogno che diventa realtà...)

credit animeclick.it


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